Lighting Design: quando la luce crea l’identità dello spazio

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Il Lighting Design non è soltanto progettare la luce in base agli spazi. Certo la luce rappresenta rappresenta una componente fondamentale per gli ambienti; è la luce che permette all’uomo lo svolgimento della maggior parte delle attività notturne, ma rappresenta anche uno strumento di comunicazione, di cui ormai si fa largo uso in campi diversi, come quello artistico e culturale.
La luce non è a servizio di altre forme di arte e rappresentazione, ma piuttosto è un mezzo di espressione indipendente.
Sottolineare un momento clou di uno spettacolo teatrale, dare la giusta visibilità e dignità ad un quadro, immergersi in un’esperienza sensoriale in un concerto o in un museo, persino in un ristorante: sono tutti esempi, e ce ne sarebbero da fare tantissimi, su come il lighting design svolga un ruolo determinante, è protagonista di uno spazio, capace di raccontarlo in modo unico e determinante.

Cinema, teatro, fotografia, videoarte spettacolo in genere sono gli ambiti in cui il design della luce è forma espressiva versatile, duttile, in grado di dare identità ad un luogo.

Lighting Design: i settori di applicazione

Oltre alla organizzazione di sistemi di luce per fini domestici, spettacolari, cinematografici, televisivi, artistici, il lighting design oggi sta riscuotendo un enorme successo nell’ambito industriale e lavorativo, a seguito dei primi studi di ergonomia ed ergotecnica del posto di lavoro. Non solo: anche il settore dell’illuminazione urbana vede una particolare attenzione per via della sicurezza sociale e del contenimento dei consumi elettrici.
A tutto questo si aggiunge l’utilizzo della luce e particolari studi di illuminotecnica per installazioni urbane, performance, eventi, a cura di professionisti della luce che hanno competenze specifiche sull’utilizzo delle nuove tecniche e dei software all’avanguardia.

La Light Art protagonista a Torino.

A proposito di luce e di identità e racconto, ma anche di esperienza, impossibile non segnalare la mostra proposta dallo spazio e-GATE, in Via Amedeo Avogadro, 4 a Torino in questi giorni, visibile fino al 30 novembre. Si tratta di un interessante lavoro di tre importanti nomi della Light Art, Carlo Bernardini, Giulio De Mitri e Paolo Scirpa.

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Paolo Scirpa – “Ludoscopio E6. Espansione + traslazione”, (2008) – Legno+neon azzurro+specchi – Dimensioni 30 x 30 x 16,5 cm + 13 cm base (courtesy: e-GATE – Opere Scelte)

Il progetto espositivo della Galleria “Opere Scelte” a cura di Sara Liuzzi, critico e storico dell’arte, docente all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, prende il nome di LIGHT I SPACE I CONCEPT e vuole evidenziare le potenzialità espressive della luce attraverso l’utilizzo di tre differenti fonti luminose, che articolano in modo compiuto il trinomio luce-spazio-concetto.

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Paolo Scirpa – “Ludoscopio M1bis. Pozzo Espansione+traslazione”, (2007) – Legno, neon colorati, specchi – Dimensioni 40 x 50 x 57 cm (courtesy: e-GATE – Opere Scelte)

Un’esperienza da non perdere che consente di vivere una dimensione sensoriale unica, modificando e plasmando la percezione dello spazio circostante, un viaggio nella luminosità attraverso la luce, che va oltre la dimensione spaziale degli ambienti grazie a informazioni visive che segnano la percezione dell’ambiente circostante.

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Giulio De Mitri – “Il Volo I, II, III, IV ” (2019), metacrilato, multistrato, polipropilene, smalto, apparecchi di illuminazione – Installazione composta da quattro elementi. Dimensioni 30 x 30 x 8 cm cad.(courtesy: e-GATE – Opere Scelte)

Il Corso in Lighting Design di Italian Design Institute.

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Italian Design Institute organizza un corso di specializzazione per i futuri lighting designer: un percorso formativo in full immersion per apprendere le tecniche e l’utilizzo dei tool e degli strumenti necessari per acquisire le competenze richieste da un settore tanto affascinante quanto ricco di contenuti e in continuo aggiornamento.

Non perdere le prossime date, richiedi informazioni senza impegno.

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