Home Staging ovvero quella disciplina che consente di aumentare il valore percepito di un immobile, mettendo in evidenza i suoi punti di forza e nascondendo le sue debolezze di fronte a un potenziale compratore.
Ma come si diventa home stager? La formazione è sicuramente il primo importante passo per apprendere tecniche e strumenti di una professione che racchiude in sè conoscenze di interior design, decorazione, comunicazione e marketing.
Per garantire ai propri allievi la migliore formazione in materia, Italian Design Institute organizza un corso con un programma innovativo e una docente di successo: Mirna Casadei.
Esistono, ad ogni modo, delle regole, che possono essere tenute in considerazione, quando si vuole “mettere in scena” un immobile destinato alla vendita.
1. Eliminare gli oggetti personali usati e la spazzatura
Tutto ciò che ha a che fare con aspetti personali deve essere rimosso: spazzolini da denti, saponette e ogni altra cosa che possa in un certo senso distrarre l’attenzione dell’aquirente o possa suscitare in lui un senso di disordine o disgusto. Anche le foto personali andrebbero eliminate, perchè i potenziali acquirenti potrebbero soffermarsi su quelle e non concentrarsi sul reale scopo della visita all’immobile. Stessa cosa accade con gli oggetti “artistici”: distraggono e potrebbero inficiare la scelta.
2.Ad ogni spazio la sua destinazione
Molto importante è che ogni spazio e ambiente dell’immobile deve essere adibito alla sua originaria destinazione. Non si deve destinare la camera da letto all’ufficio o viceversa, ad esempio, perchè si darebbe all’acquirente l’impressione che non ci sia abbastanza spazio in casa.
3. No agli animali
Tutto ciò che riguarda gli animali deve essere rimosso. Al di là di quella che può essere la passione e l’amore per gli amici a quattro zampe, meglio non rischiare: ci sono molte persone che sono allergiche o che non amano gli odori.
4. Più luce possibile!
Durante le visite è bene accendere le luci o aprire le finestre, far entrare più luce possibile, in modo da non trasmettere l’impressione che si tratti di una casa buia o che che ci sia qualcosa da nascondere. La luce, inoltre, ha il vantaggio di far apparire gli ambienti più ampi e trasmette positività.
5. No alle case vuote!
Una casa senza mobili non esprime la sua vera potenzialità, non è accogliente e non permette agli acquirenti di immaginare come sarà quella casa una volta acquistata.
6. Ordine!
Una casa ordinata, pulita è rassicurante, dà l’impressione che ci sia abbastanza spazio.
7. Visual storytelling
Questa è la regola più importante e più interessante ed è trasmessa dalla docente Mirna Csadei durante il corso in Home Staging di IDI.
Bisogna raccontare una storia attraverso l’allestimento e le decorazione della casa, creare connessioni emotive, stimolare l’immaginazione dei visitatori, utilizzando colori, profumi, oggetti.
Candele profumate, deodoranti o pot-pourri, oggetti che aiutano a dare un’anima agli ambienti e poi preparare biscotti al cioccolato in forno durante la visita…renderà un’atmosfera calda e accogliente.