[vc_row][vc_column][vc_column_text]È il più importante premio dedicato allo yacht design in Italia, è il MYDA, che in concomitanza con il salone del Seatec di Carrara premia i progetti più innovativi di esordienti ed affermati professionisti del settore. Un’occasione preziosa – anche per gli allievi del nostro master di interior yacht design – per mettere a fuoco le tendenze dominanti nella nautica contemporanea e per conoscere i protagonisti di oggi e di domani. I progetti più interessanti (a nostro modestissimo avviso) sono stati il 10 metri a vela Tohora (categoria Esordienti) e la navetta di 44 metri Path (Menzione speciale).
Tohora è un natante a vela che si distingue per la netta suddivisione degli spazi esterni ed interni. A poppa un pozzetto completamente aperto che copre il 40% della lunghezza dello scafo, creando uno spazio ampio e ben fruibile. A prua l’area cabinata, con tuga che fa tutt’uno con le murate dall’altezza importante, e all’interno tutti i comfort necessari per un utilizzo ben più vasto del semplice daily sailing. L’armo a sloop con albero a due crocette e bompresso estraibile promette prestazioni veliche interessanti, anche se rimane da verificare la tenuta a barca sbandata delle murate del pozzetto, che dal disegno risultano un po’ basse. In generale un progetto molto interessante e innovativo per un settore tra i più dinamici del mercato europeo.
Path 44 è invece un’interpretazione originale del concetto dell’explorer, navi per il diporto che ricalcano nelle forme le imbarcazioni progettate per navigare alle latitudini estreme, in mari proibitivi e condizioni meteo severe. La soluzione del Phi design Lab prevede una nave di 44 metri dalle forme muscolose, con volumi spostati verso prua e poppa sfuggente, con eliporto sul ponte superiore. Le sovrastrutture sono ben disegnate e l’intera imbarcazione ispira una sensazione di accentuata marinità. Non stupirebbe insomma vederla doppiare Capo Horn con disinvolta sicurezza. Molto professionale la presentazione del progetto.
Anche quest’anno la giuria presieduta da Franco Raggi, stimato architetto e designer milanese, ha quindi scelto le proposte migliori tra le decine ricevute per ogni categoria del concorso. Proposte che sempre di più si avvicinano alle reali richieste del mercato e quindi agli scivoli di varo dei cantieri navali; denotando l’ottima professionalità degli yacht designer italiani, degni alfieri di un’industria che nonostante le difficoltà congiunturali è sempre tra le più importanti del mondo.
Fonti: Myda.sea-tec.it[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][mk_button dimension=”outline” corner_style=”full_rounded” size=”medium” icon=”mk-icon-home” url=”/” align=”center” margin_top=”30″ margin_bottom=”0″ margin_right=”0″]Torna alla Home[/mk_button][/vc_column][/vc_row]