Si chiama Pollen Pam ed è un progetto frutto di un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione durato 5 anni, in grado di stampare oggetti composti da quattro materiali differenti.
Pollen Pam si presenta per la sua estrema precisione e per la versatilità nell’utilizzo in ambito professionale. A lanciarla è stata la società francese D&R, con un prodotto certo non indicato per il mercato consumer, ma rivolto piuttosto al settore luxury.
Pollen Pam è in grado di utilizzare fino a quattro diversi materiali durante un singolo processo di stampa, mescolando due materiali insieme in movimento. È inoltre compatibile con un’ampia gamma di materiali, tra cui fibre naturali, carbonio, minerali e particelle metalliche. La stampante è caricata con bottiglie in materiale termoplastici, silicone e altro, contenenti le materie prime e raggiunge una temperatura di 350°, il che la rende compatibile con una serie di materiali dalle proprietà flessibili, elastiche, resistenti, trasparenti e colorate. Ha una risoluzione di alta qualità che arriva fino a 40 μ, e un volume di stampa di 30 x 30 centimetri.
La stampante 3D Pollen Pam ha quattro diverse misure di ugelli, una piastra di accumulo in alluminio riscaldato e un software Honeyprint incorporato. Abilitata anche all’utilizzo wireless, consente di essere controllata da remoto direttamente via internet. Tra i prodotti stampati in 3D con Pollen Pam ci sono occhiali da sole (compresi le lenti) e lampade traslucide, ma le sue potenzialità sono davvero molteplici, applicabili ad esempio per la prototipazione nel settore della moda.
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