Smarrire la strada, perdersi nella possibilità di ritrovarla, accarezzare i propri pensieri circondati da una natura che mai stanca. Sono queste le sensazioni che potrete provare recandovi al Labirinto del Masone, uno dei labirinti più grandi del mondo, progettato interamente con piante di bambù e realizzato da Franco Maria Ricci a Fontanelleto, in provincia di Parma.
Il Labirinto del Masone: ecco come è strutturato
È il più grande labirinto mai esistito, composto da circa 200.000 piante di bambù, alte tra i 30 centimetri e i 15 metri, lungo un percorso di 3 chilometri.
“Sulle terre che avevano nutrito, e un po’ anche arricchito, la mia famiglia, volevo lasciare una traccia di me.
Col passare del tempo quell’ idea primitiva si è in gran parte trasformata. Forse è colpa dell’età, ma ormai vedo il Labirinto soprattutto come un modo di restituire a un lembo di Pianura Padana che comprende Parma, il suo contado e le città vicine, una parte almeno del molto che mi ha dato”, queste le parole con cui Franco Maria Ricci descrive il progetto e si descrive, proprio sul sito ufficiale del Labirinto.
L’area del complesso del Labirinto è di circa 8 ettari e accanto ad esso sono sorti un Museo, una Biblioteca dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica, spazi culturali per mostre temporanee per circa 5000 metri quadrati e un Archivio. Sono inoltre presenti strutture turistiche, tra le quali anche una sala da ballo e una cappella dov’è possibile sposarsi. Il labirinto è stato inserito nel circuito dei castelli del Ducato di Parma e Piacenza.
Franco Maria Ricci, il proprietario del Masone, ha quasi 80 anni e dalle sue parole emerge lo spirito sognante di un bambino. In un’intervista rilasciata all’ Huffingtonpost ha infatti dichiarato: “Lo sapete perché ho scelto il bambù? Perché se l’avessi fatto con il bosso avrei dovuto aspettare 20 anni per vederlo completato. E io non ho tutto questo tempo. È difficile, bisogna resistere per realizzare un sogno.”
Un percorso in cui inoltrarsi e perdersi e poi ritrovarsi, per fantasticare e riflettere. Per sognare. Per vivere.
[Foto francomariaricci.it]