Evoluzione del product design: dal Walkman all’iPod

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Dal Walkman all’iPod, storia ed evoluzione del product design applicato alla musica. Il vero antenato dei dispositivi di musica portatile è stato il mangiadischi. Usato prevalentemente per ascoltare canzoni in compagnia, era dotato di testina, piatto girevole, altoparlante integrato e funzionava a batteria. Non comodissimo, certo, ma intorno alla metà degli anni ’50 fu una vera e propria innovazione. Se si pensa alla musica che i ragazzi ascoltavano in casa durante le feste, viene in mente proprio il mangiadischi portatile, anche perché non tutte le famiglie erano dotate di un dispositivo fisso, ai tempi parecchio costoso. Questo aggeggio, che ebbe un successo notevole, può essere considerato antesignano della musica portatile dei tempi nostri, con la differenza che quello di quasi 70 anni non fu progettato con l’idea di poter “accontentare” una sola persona.

Walkman, antesignano per eccellenza – La vera rivoluzione della musica portatile questa volta su nastro. Grazie alle musicassette, un dispositivo abbastanza contenuto nelle dimensioni dotato di cuffie, il Walkman ha reso possibile la riproduzione di musica “in tasca”. Nell’evoluzione del product design in ambito musicale, il primo apparecchio fu commercializzato in Giappone nel 1979 e quello che lo rese davvero innovativo, oltre alla compattezza generale, fu l’ottima qualità del suono. Ai tempi il prezzo partiva da una base di circa 200 dollari, ma questo non scoraggiò i veri appassionati di musica, tanto da diventare nel giro di pochi anni così famoso in tutto il mondo che vennero decisamente abbattuti i costi di produzione. Al netto del dato prettamente tecnologico, quello che ha rivoluzionato il modo di ascoltare musica è stato il design di un prodotto che ha consentito a chiunque di conoscere svariati artisti ovunque e in qualunque momento. Allontanandosi da ciò che succede intorno, un modo per essere soli in mezzo alla gente. Il Walkman è l’icona degli anni ’80.

Il lettore CD nell’evoluzione del product design musicale.

Ma una menzione, prima di arrivare ai meccanismi noti ai più giovani di quest’epoca, merita il lettore CD portatile. Dopo le musicassette, infatti, negli anni ’90 rimase immutata l’idea ormai consolidata di portare la musica in ogni dove, ma non più riproducibile su musicassetta. è l’era dei Compact Disk, con un design decisamente diverso, ma che trae ispirazione dai vinili, avendo dati incisi su una traccia spirale. Ed esattamente come per le musicassette, i CD ebbero (e continuano ad avere) successo anche perché il suono riprodotto dai lettori era nettamente migliore rispetto a quello del Walkman, suo predecessore.

iPod, la rivoluzione della “Mela” – Ecco il primo lettore mp3, quello che ha dato nuova luce alla musica e al modo in cui viene ascoltata in tutto il mondo. Nacque nel 2001, prodotto da Apple, e a 17 anni dalla sua uscita possiamo dire quasi con certezza che ha contribuito all’evoluzione del product design della musica portatile. Con una scocca il policarbonato bianco e dalle linee minimali, è ancora oggi l’apparecchio più leggero che riproduce brani musicali. Un po’ come gli smartphone di ultima generazione, è stato criticato perché secondo molti sociologi avrebbe contribuito a quella netta diminuzione dei rapporti interpersonali, avendo dato modo alla gente di essere assente, seppur in compagnia. Ma è la risposta del pubblico quella che conta e se si pensa che nel giro di un anno Apple riuscì a vendere ben 600mila esemplari, può essere considerato un successo planetario. Nel 2008 i numeri sono impressionanti, 160 milioni di pezzi venduti. La dimostrazione di come la tecnologia applicata all’evoluzione del product design possa contribuire al successo di un’azienda e a dare vita a uno stile di vita sempre diverso. E chissà cosa ci riserva ancora il futuro.

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