Nato a Milano, ha cominciato come molti della sua generazione dal basso, scoprendo, copiando, sperimentando. Attraversando i vari ambienti dello spettacolo (fotografia, danza, teatro, musica dal vivo, cinema, eventi e architettura) ha esplorato, come chi viola territori incontaminati. Poi la ricerca di soluzioni creative non conosce confini, l'approccio alla creazione delle luci cambia, nascono nuovi apparecchi d’illuminazione, quelli "intelligenti", macchine con cui dialogare, e fedeli esecutrici nel riproporre maniacalmente quello per cui sono state programmate. Alla base resta sempre l'osservazione della luce, quella vera, quella del sole che varia in continuazione, cambia colore e posizione, rendendo vive le cose. Fulvio non fa altro che osservare e provare con umiltà a riportare le sensazioni che prova all'interno di una scatola scura, asettica, cercando di far comunicare l'osservatore e l'osservato. All'interno di questo modo di operare trova posto anche l'attività didattica con corsi dedicati al mondo della luce, alla sua gestione creativa e tecnica, alla scrittura di testi e articoli e per ultimo giocare con tutto quello che è luce, non solo come entità fisica, ma anche come elemento culturale.
Attualmente Fulvio Michelazzi é socio fondatore e Lighting designer presso il PACTA Arsenale dei Teatri, Milano e socio AILD - Associazione italiana lighting design, punto di riferimento del settore.