Com’è bella la città: il Teatro Lirico di Milano è un omaggio a Giorgio Gaber

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Ispirata all’omonima canzone di Giorgio Gaber prende forma Com’è bella la città. Si tratta di un’opera di 500 mq che riveste i ponteggi che coprono la facciata del Teatro Lirico di Milano, ad oggi in fase di restauro: il cantiere-evento sta facendo parlare la città per la sua bellezza e originalità di design. La grande installazione di via Larga è stata disegnata e composta dallo stilista, costumista e artista italiano Antonio Marras e vuole ritrarre tre grandi figure istrioniche, che riprendono l’arte del recitare a teatro, affacciate su quello che può essere interpretato come un palcoscenico urbano. Si tratta di un omaggio al teatro stesso ma non solo, a tutte le rappresentazioni e alla commedia dell’arte.

La presentazione arriva in un periodo di grande fermento, in cui la città è alle prese con le settimane milanesi dell’Arte e del Design. L’opera è stata fortemente voluta dalla Fondazione Gianfranco Dioguardi, dall’impresa Garibaldi-Fragasso, dal Comune di Milano e accompagna i lavori di recupero del Teatro Lirico, prima della riapertura ufficiale.

‘Com’è bella la città, com’è viva la città’.

Com’è bella la città vuole essere un omaggio a uno dei cantautori italiani più famosi, a ormai quindici anni dalla sua scomparsa, alla luce del fatto che a lui sarà intitolato il “nuovo” Teatro Lirico, proprio per ricordare i numerosissimi spettacoli portati all’interno della struttura in via di restauro. Un’iniziativa importante non solo per la settimana del design ma anche perché curata nell’ambito del programma “Cantiere-evento“, quell’esperimento voluto proprio da Dioguardi. “Apriamo il cantiere ad attività artistiche – ha sottolineato Dioguardi in un’intervista rilasciata al Corriere – non per viverlo come un luogo di disagio, inaccessibile, ma al contrario affinché venga visto come un progetto in grado di creare appartenenza al contesto urbano”.

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Foto Nicola Bortoli

Soddisfazione anche da parte dell’artista che con colori, forme, disegni, stoffe e tessuti ha dato vita a un’opera unica nel suo genere. “Questo lavoro premette di far dialogare il Teatro con la città – ha detto Marras – e ritrae due uomini e una donna che ballano, o forse scherzano e ridono. Nei testi di Gaber c’era sempre una velata malinconia, e questi sono tre personaggi che fuoriescono dal teatro, dal sipario e invadono in maniera pacifica la città. Milano così è sempre più bella, più viva, proprio come diceva Giorgio Gaber”.

Il programma di Cantiere-evento fu inaugurato a settembre scorso proprio con una sfilata di Antonio Marras all’interno dello stesso teatro e da allora “quel” Teatro Lirico è diventato un punto di riferimento in tutta Milano, un appuntamento costante con l’arte e numerosi eventi, fino ad arrivare alla presentazione della rassegna “Milano con Gaber”, alla quale ha partecipato anche Ivano Fossati.

L’installazione Com’è bella la città sarà visibile dal 12 aprile al prossimo 30 giugno a tutte le ore del giorno e della notte, grazie a un’illuminazione appositamente realizzata per rendere l’opera sempre fruibile al pubblico.

Foto di copertina: Lorenzo Bacci

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