La casa salvaspazio: idee e soluzioni d’arredo intelligenti per la casa che cambia

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Cambia il concetto dell’abitare e si fa sempre più presente quella che fino a qualche tempo fa era una concezione futuristica di una casa salvaspazio, comoda, funzionale, con ambienti ridotti e ricchi di soluzioni intelligenti.

Le nuove frontiere dell’arredo

I mobili e complementi d’arredo trasformabili costituiscono oggi un giro di affari di portata internazionale, impegnando le aziende nella costante ricerca di soluzioni sempre nuove ed ingegnose, in grado di rispondere alla domanda crescente di arredamenti adatti alle nuove esigenze abitative.

casa salvaspazio italian design instituteOggi le abitazioni non sono più quelle di una volta, grandi, con ampi spazi e tante camere; non si chiamano più case ma mono e bilocali, piccoli appartamenti, solitamente con spazi limitati e condivisi da più persone.
Gli architetti e designer devono quindi dimostrare di saper progettare e arredare piccoli ambienti, cercando soluzioni intelligenti per un mondo in cerca di vita confortevole in case piccole e funzionali.

L’aumento vertiginoso della popolazione mondiale, soprattutto quella residente all’interno delle aree metropolitane, ha subito un incremento impressionante a partire dagli anni Ottanta del Novecento: l’aumento della densità di popolazione nelle città ha fatto sì che venissero realizzati sempre più spesso grandi complessi residenziali, costituiti da centinaia di appartamenti, a scapito dei ben più vivibili quartieri residenziali di un tempo, caratterizzati da casette mono e bifamiliari.

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Tutto ciò ha fortemente modificato gli stili di vita delle persone e la concezione della propria casa: in un futuro non molto lontano infatti, dovremo rinunciare al concetto classico di casa, accantonando l’idea del soggiorno con divano e televisione, o di una camera da letto con letto e due comodini.

Oggi molti si trovano a vivere in spazi notevolmente più ristretti rispetto a prima, e secondo la World Health Organization, entro il 2018 il 65% delle persone che vivono in aree urbane occuperà piccoli spazi, tra i 30 e i 50 metri quadrati: questo fatto porterà inevitabilmente a concepire lo spazio all’interno della casa come meno definito e più fluido; ad esempio il divano non sarà più soltanto utilizzato per socializzare, ma anche per mangiarci sopra o per dormire, come spesso accade già oggi.
Le sedie o le poltrone non potranno più essere delle semplici sedute, la libreria si trasformerà in camera da pranzo e il tavolino in vassoio.

La casa del futuro

I mobili trasformabili sono sempre esistiti ma ora devono essere funzionali, moderni ed esteticamente validi, pertanto per le aziende produttrici di arredamento si pone una nuova sfida: recentemente, durante un’intervista, Marcus Engman, capo design del noto marchio svedese IKEA, ha raccontato di come negli ultimi anni abbiano notato un forte incremento nelle vendite dei divani-letto, rispetto alle vendite di semplici divani e questo è pur sempre un modo per iniziare a considerare la casa in modo fluido.
Sempre in IKEA si prevede che entro il 2020 la parte più importante di molte case sarà il tavolo, fulcro dell’intera attività domestica, dove si potrà lavorare, mangiare, giocare e socializzare.

A causa del minore spazio a disposizione, sarà fondamentale che l’arredamento diventi versatile: è possibile infatti che in un futuro non troppo lontano lo sgabello diventi uno dei pezzi più importanti dell’arredamento di casa vostra, perché può servire a tante cose diverse, oltre ad essere uno sgabello. Lo si può usare come un comodino da notte, come una sedia, come un appoggio laterale, come scaletta e lo si può facilmente progettare per essere impilabile, così da mettere sgabello sopra sgabello quando non sono necessari.
Inoltre le case del passato erano piene di oggetti e cose immagazzinate ovunque, dagli armadi agli scaffali, dai ripiani ai porta DVD, ma in futuro si prevede che le cose andranno diversamente: ci saranno molte meno cose da riporre, le persone non avranno spazio nelle case per troppi oggetti, e comunque molti di questi non ci saranno più, come CD, libri e film, che esisteranno soltanto in forme meno materiali e online.
Le case quindi saranno meno stipate di oggetti, ma avremo voglia di mostrarli di più, poiché le persone avranno sempre la tendenza a mostrare cose che le rappresentano, quindi in futuro si dovranno progettare più ripiani simili a quelli dei musei, che mostrino le nostre collezioni, e meno armadi e cassetti.

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