Car design: l’intramontabile fascino delle muscle car USA

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]Tutto cominciò con la Shelby Cobra del 1962, che nasceva con il preciso intento di battere le auto che un certo Enzo Ferrari costruiva a Maranello, Italia. Era una vera e propria macchina da guerra, armata con un motore V8 da 4,3 litri, un telaio essenziale vestito con una carrozzeria di acciaio ribattuto a mano. Un’auto capace di volare a quasi 220 km/h e di mozzare il fiato in accelerazione. Nacque così la categoria delle muscle car, che sarebbe diventata in poco tempo l’emblema stesso dell’industria automobilistica made in USA.

Il concetto di base era semplice: auto non troppo sofisticate, progettate per godersi la spinta dei tanti cavalli che i grossi V8 americani garantivano. Con carrozzeria quasi sempre due porte (rare le eccezioni), trazione posteriore, poca attenzione a telaio e sospensioni, realizzate su misura delle lunghe e rettilinee highway americane.

Per noi italiani sono quelle macchinone che sgommano e sbandano in curva, difficili da tenere con il controsterzo, viste tante volte negli inseguimenti tipici dei film polizieschi. Come ad esempio la compagna di avventure della rinomata coppia Starsky e Hutch (una Ford Torino del 1975) e la vera protagonista del telefilm Hazzard (una Dodge Charger del 1969).

Per una ventina d’anni la tipologia muscle car ebbe oltreoceano un tale successo da generare anche una seconda tipologia di auto, leggermente più compatte e con cilindrate più contenute: le pony car. Oltre alla Ford Torino e alla Dodge Charger i modelli di maggiore successo del mercato USA, di entrambe le tipologie, sono stati: Ford Mustang, Chevrolet Camaro, Dodge Challenger, Chrysler 300, Chevelle SS, Chevrolet Corvette, Chevrolet Impala, AMC AMX, Pontiac Catalina, Mercury Cyclone GT, Dodge Dart Sport, Ford Maverich Grabber, AMC Hornet SC, Pontiac Grand Am, Buick Grand Sport, Oldsmobile 442, Pontiac GTO, Pontiac Firebird, Plymouth Road Runner, Buick GSX, Plymouth Hemi Cuda.

I modelli degli anni dal 1964 al 1978 sono tra i più ricercati dai i collezionisti di tutto il mondo. Una Shelby Cobra del 1966 recentemente è andata all’asta per 5,5 milioni di dollari.

Negli anni il successo di massa delle muscle car è andato scemando, ma uno zoccolo duro di appassionati delle forti emozioni è rimasto. Per questo pubblico le principali case automobilistiche americane oggi producono dei modelli che sono stati ammodernati, senza perdere di vista la filosofia originaria. Dodge Challenger, Dodge Viper (con addirittura un V10 da 8,4 litri), Dodge Charger, Ford Mustang (anche nella versione Shelby GT500) e Chevrolet Camaro sono i modelli di auto che oggi rappresentano questa idea di auto poco razionale e molto ormonale, che nell’era del green, dell’ibrido e della guida assistita genera forse qualche nostalgia. Comprensibilmente.

Fonti: zeroto60times.com

In questa gallery alcuni modelli storici che ben rappresentano il concetto di muscle car.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][mk_fullwidth_slideshow padding=”0″ images=”7083,7084,7085,7086,7087,7088,7089,7090,7091″ stretch_images=”true”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][mk_button dimension=”outline” corner_style=”full_rounded” size=”medium” icon=”mk-icon-home” url=”/” align=”center” margin_top=”30″ margin_bottom=”0″ margin_right=”0″]Torna alla Home[/mk_button][/vc_column][/vc_row]

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